Non vendicarti, perché dopo la vendetta viene il pentimento.— Confucio
Non vendicarti, perché dopo la vendetta viene il pentimento.
Cento donne non valgono un solo testicolo.
A quindici anni mi impegnai a imparare; a trenta sapevo reggermi in piedi; a quaranta non ebbi più dubbi; a cinquanta conobbi la volontà del Cielo; a sessanta il mio orecchio si fece obbediente; a settanta posso seguire i desideri dell'animo senza infrangere le regole.
I vasi vuoti fanno un grande rumore.
Il savio ciò che vuole lo cerca in sé; il volgare lo cerca negli altri.
Chi desidera procurare il bene altrui ha già assicurato il proprio.
La vendetta è una pigra forma di sofferenza.
La vendetta è il piacere abietto di una mente abietta.
L'odio è un tonico, fa vivere, ispira vendetta; invece la pietà uccide, indebolisce ancora di più la nostra debolezza.
L'uomo si vendica col riso di coloro dei quali non può fare a meno nei giorni del tremore, del dolore e del terrore.
Sì, vendetta, tremenda vendetta,Di quest'anima è solo desio...Di punirti già l'ora s'affretta,Che fatale per te tuonerà!
Il perdono è superiore alla vendetta.
La vendetta è una specie di giustizia primitiva alla quale, quanto più la natura umana ricorre, tanto più la legge dovrebbe mettere fine.
È tanto più facile ricambiare l'offesa che il beneficio: perché la gratitudine pesa, mentre la vendetta reca profitto.
Con l'avanzare dell'età, ci rendiamo conto che la vendetta è ancora la più sicura forma di giustizia.
Dolce è l'ira in aspettar vendetta.