Vedere e ascoltare i malvagi è già l'inizio della malvagità.— Confucio
Vedere e ascoltare i malvagi è già l'inizio della malvagità.
Chi si modera di rado si perde.
Sapere sia di sapere una cosa, sia di non saperla: questa è conoscenza.
Chi torna per la vecchia strada per imparare il nuovo, può essere considerato un maestro.
Il Maestro disse: Non voglio aver nulla a che vedere con chi non si chiede: come fare? come fare?
Sapere ciò che è giusto e non farlo è la peggiore vigliaccheria.
Fidarsi di un malvagio è dargli mezzo per nuocere.
La malvagità è sempre più facile della virtù, perché in tutto prende sempre una scorciatoia.
È ridicolo non cercare di evitare la propria malvagità, cosa che è possibile, mentre si cerca poi di evitare quella degli altri, cosa che è impossibile.
Io non chiamo malvagio propriamente colui che pecca, ma colui che pecca o peccherebbe senza rimorso.
Il buono vive in società, il malvagio da solo.
C'è malvagità in un'intenzione malvagia, anche se l'atto non viene perpetrato.
Non si dà malvagità senza qualche parto d'imbecillità.
Se i malvagi prosperano e i più adatti sopravvivono, la natura è il dio dei mascalzoni.
È questa la vera malvagità, non sapere nemmeno che si è malvagi.