Chiedo l'assurdo: che la vita abbia un senso.
Il viaggio più lungo è il viaggio interiore.
Non guardare indietro. E non sognare sul futuro. Non ti restituirà il passato, e nemmeno soddisferà le tue fantasie. Il tuo compito, la tua ricompensa - il tuo destino - sono qui ed ora.
Non misurare mai l'altezza di una montagna fino a che non hai raggiunto la vetta. Allora ti accorgerai di quanto era bassa.
Devi essere severo verso te stesso per avere il diritto di essere indulgente verso gli altri.
Non posso vivere se non faccio lavorare il cervello. Quale altro scopo c'è nella vita?
Negli istanti in cui la vita ci appare tollerabile, non le domandiamo di avere un senso; è la disperazione del cuore che induce lo spirito ad essere troppo esigente.
Pregare è pensare al senso della vita.
Ma chi scorge nel godimento il senso e lo scopo della vita, sottopone sempre la sua vita a una condizione che, o sta al di fuori dell'individuo, o è nell'individuo ma in modo da non essere posta per opera dell'individuo stesso.
Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che cercano il senso della vita senza trovarlo e quelli che l'hanno trovato senza cercarlo.
Dare un significato alla vita può sortire follia, ma la vita senza significato è la tortura dell'irrequietezza e del desiderio vago - è una nave che anela il mare eppure lo teme.
La domanda fondamentale è infatti: qual è lo scopo della vita? Diventare più umani o produrre di più?
Lo scopo della vita è di vivere in accordo con la natura.
La necessità di dare un senso alla nostra vita, ancor più se non credenti, diventa un imperativo sempre più urgente nel complesso tempo in cui viviamo.
Lo scopo della vita dell'uomo è l'impiego di tutte le possibili facoltà per lo sviluppo multilaterale di tutto l'essere.