Il viaggio più lungo è il viaggio interiore.— Dag Hammarskjöld
Il viaggio più lungo è il viaggio interiore.
L'amicizia non ha bisogno di parole: è una solitudine liberata dall'angoscia della solitudine.
Prega perché la tua solitudine sia di sprone a trovare qualcosa per cui vivere, abbastanza grande per cui morire.
Non guardare indietro. E non sognare sul futuro. Non ti restituirà il passato, e nemmeno soddisferà le tue fantasie. Il tuo compito, la tua ricompensa - il tuo destino - sono qui ed ora.
Merita il potere solo chi ogni giorno lo rende giusto.
Durante i viaggi di individui ne incontriamo tanti, entriamo in confidenza: amici, incontri, amanti. Sempre veniamo di nuovo distanziati, dalla morte, geografia, o dai nuovi arrivati, Solo ci resta del telefono il segnale, e sotto le coperte vuoto e freddo glaciale.
Viaggiare dovrebbe essere sempre un atto di umiltà.
Se avessi avuto i mezzi per viaggiare sempre credo che non avrei scritto un rigo.
Viaggiare rende umili. Perché significa sbagliare, e ammettere i propri errori.
Vagabondo: colui che concepisce il mondo come scenario di viaggio permanente, dove non bisogna sedersi o fermarsi.
Questo paese, dove sono nato, ho creduto per molto tempo che fosse tutto il mondo. Adesso che il mondo l'ho visto davvero e so che è fatto di tanti piccoli paesi, non so se da ragazzo mi sbagliavo poi di molto.
I viaggi sono quelli per mare con le navi, non coi treni. L'orizzonte dev'essere vuoto e deve staccare il cielo dall'acqua ci dev'essere niente intorno e sopra deve pesare l'immenso, allora è viaggio.
L'unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso.
Il viaggio più prezioso è quello del reportage, il viaggio etnografico o antropologico intrapreso per conoscere meglio il mondo, la storia, i cambiamenti avvenuti, in modo da trasmettere agli altri le conoscenze.
Chi ha bisogno di più di una valigia è un turista, non un viaggiatore.