L'attenzione esecutiva è la chiave per gestire la nostra vita.
Conduciamo la nostra vita senza pensare alle conseguenze che essa potrebbe avere sul pianeta, sui nostri discendenti.
Ci sono due varietà principali di distrazioni: quelle sensoriali e quelle emotive.
La capacità di distogliere l'attenzione da una cosa per spostarla su un'altra è fondamentale per il nostro benessere.
Chi è realmente consapevole di sé sa dove sta andando e perché.
Il prerequisito dell'empatia è l'autoconsapevolezza, ossia il riconoscimento delle reazioni viscerali che, nel proprio corpo, segnalano l'emozione.
L'attenzione è come un riflettore e il nostro compito è danzare nell'oscurità.
L'attenzione assolutamente pura è preghiera.
Spesso sottostimiamo il potere di una carezza, un sorriso, una parola gentile, un orecchio attento, un complimento onesto, o il più piccolo gesto d'attenzione, i quali tutti hanno il potenziale di cambiare una vita.
Venite, ora, bambini, svegliatevi - venite, è l'ora, svegliatevi - attenzione, vi stanno ingannando - attenzione, state sognando - venite ora, guardate - essere o non essere, che differenza fa?
Il segreto dell'orrore sta nel particolare.
Io penso che la capacità di attenzione sia la cosa che dà alla vita il suo significato più profondo.
Si deve fare ciò che viene più naturale. C'è chi nasce attaccante, chi nasce difensivista. Io riesco a dare il meglio quando attacco. Se faccio scelte conservative il mio livello di attenzione cala.
Tu esisti solo quando nessuno sta guardando.
La decifrazione dei necrologi è un lavoro delicato, che va svolto con molta attenzione e che consente di colmare alcune lacune.
Lei ha una lingua tagliente, Signor Essick. Stia attento a non tagliarsi la gola.