Ci vuole un grande coraggio per dimostrarsi deboli.
La vera ironia si usa solo in casi di emergenza. L'uso prolungato la fa diventare la voce di gente in gabbia che ha finito per amare le proprie sbarre.
Il segreto consiste nel dare un ruolo di primo piano alla verità nella consapevolezza quotidiana.
La vita è il suo racconto.
Le ore prima di un suicidio sono fatte di enorme presunzione ed egocentrismo.
Non bisogna mai fare società con i più forti e i più furbi perché il debole o l'ingenuo ne uscirà sempre con le ossa rotte.
Non lamentiamoci dei nostri timori né ci scoraggi vedere la debolezza della nostra natura e dei nostri sforzi.
Nello sviluppo di ogni sottile forza morale vi è uno stadio primitivo nel quale essa indebolisce l'anima di cui sarà forse un giorno la piú audace esperienza.
È meglio farsi nemico un debole che averlo per amico.
La nostra personalità è fragile, è molto più in pericolo che non la nostra vita; e i savi antichi, invece di ammonirci «ricordati che devi morire», meglio avrebbero fatto a ricordarci questo maggior pericolo che ci minaccia.
Il ritorno è il movimento della via. La debolezza è la pratica della via.
Solo i deboli hanno paura di essere influenzati.
Tu sarai amato il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza.
I forti fanno ciò che devono fare, e i deboli accettano ciò che devono accettare.
Sono i deboli e i confusi che venerano le finte semplicità della franchezza brutale.