Credo che il governo sia il servo del popolo e non il suo padrone.
Il successo negli affari richiede addestramento e disciplina e duro lavoro. Ma se non sei spaventato da queste cose, le opportunità sono oggi grandi tanto quanto lo siano mai state.
Il mondo è pronto per raggiungere un governo mondiale. La sovranità sovranazionale di una élite intellettuale e di banchieri mondiali è sicuramente preferibile all'autodeterminazione nazionale praticata nei secoli passati.
Purtroppo, con le citazioni della Bibbia in bocca agli uomini di governo, finora non si sono fatte esperienze liete.
È funzione del governo inventare filosofie che spieghino le sue necessità.
Il governo Letta deve lavorare per tutto il 2014.
Un governo espresso da un Parlamento così povero di conoscenze specifiche non precede le situazioni, ne è trascinato.
Per pessimo che sia il governo italiano, ove non si presenti l'opportunità di facilmente rovesciarlo, credo meglio attenersi al gran concetto di Dante: "Fare l'Italia anche col diavolo".
Quello che io penso sia utile è di avere il governo il più vicino possibile a me e lo stato, se proprio non se ne può fare a meno, il più lontano possibile dai coglioni.
Un popolo, che non sia governato né da sé, né da altri, lo è sempre in ragione di qualche principio esterno, che in lui agisce per mezzo della forza.
Non ci crederete, ma esistono stati sociali dove i governanti sono i più intelligenti. Per esempio tra i babbuini.
Saper addossare agli altri i propri errori e farsene scudo contro la malevolenza altrui è una grande abilità in chi ha responsabilità di governo.
Molti governi sopravvivono grazie alla dieta mediterranea: sole, mare e tante insabbiature.