Negli spiccioli della conversazione è facile infilare monete false.
L'anomalia non sta nel vecchietto in amore, ma nei ventenni che non riescono a innamorarsi.
La dedizione spontanea e integrale non si chiama fedeltà. È semplice amore.
L'amicizia comincia dall'onesto inventario di tutto quello che divide.
La massima si digerisce meglio con una giardiniera di minime.
Gli sciocchi più sciocchi ritengono di dover essere molto pignoli.
La conversazione più felice è quella di cui non ci si ricorda nulla distintamente tranne l'effetto generale di un'impressione piacevole.
Nella conversazione ci si astenga da osservazioni intese a correggere: poiché offendere la gente è facile, migliorarla difficile, se non impossibile.
Com'è pesante la conversazione con la gente leggera!
Non s'impara qualcosa dagli altri che nelle conversazioni a due, dove colui che insegna si adatta alla natura dell'altro, rispiega, esemplifica, domanda, discute e non detta il suo verbo dall'alto.
Molti sanno discutere, pochi conversare.
Non ho mai voglia di conversare con un uomo che ha scritto più di quanto abbia letto.
Il colloquio, con la sua unità, sorregge il nostro esserci.
In un colloquio un po' lungo anche il più saggio diventa una volta pazzo e tre volte minchione.
La conversazione erudita è o l'affettazione dell'ignorante, o la professione di colui che è mentalmente disoccupato.