Nei tipi scattanti abbondano le false partenze.
La tolleranza perde l'aureola se premia la mediocrità.
Affermano che l'aforisma è una saetta. Meglio paragonarlo a una lucciola: il piccolo chiarore intermittente, il percorso imprevedibile, l'estrema precarietà. Un libro di aforismi è uno sciame di lucciole.
Non è vero che gli uomini buoni, quando diventano cattivi, siano cattivissimi. Sono pessimi attori che recitano una parte senza conoscerla.
Tra politologia e parapolitologia, ahimè trionfante, corre più o meno la differenza che passa tra noia e paranoia.
Omettere con noncuranza il saluto è una forma discreta di radicale disapprovazione.
Affrettati lentamente.
Fatti per correre o per rallentare, c'è anche chi ha deciso di camminare al passo che gli pare.
Molti uomini inseguono il piacere con tale foga impetuosa che lo scavalcano frettolosamente.
Se hai fretta non andare di fretta: aumenteresti considerevolmente il rischio di arrivare in ritardo.
Se devi affrettarti, lascia allora che sia in accordo col vecchio adagio, ed affrettati lentamente.
È un errore far capire a un oggetto meccanico che hai fretta.
Quando le ricchezze cominciano ad arrivare, lo fanno così in fretta, e in tale abbondanza, che ci si chiede dove siano state nascoste durante tutti i precedenti anni di privazioni.
Sebbene sia sempre di fretta, non sono mai di premura.
Un antico proverbio africano dice: "Se volete andare in fretta, andate soli; se volete andare lontano, andate insieme". Dobbiamo andare lontano... in fretta.
Prendetemi in parola, se siete in una gran fretta, vivrete certamente fino a pentirvene.