Un indomabile impulso lo traeva senza requie, da un oceano all'altro.
L'uomo sul momento non se ne accorge neanche e non sospetta ma lei sì e in quel momento stesso sale invincibile sul trono, incominciando il delizioso gioco di farlo impazzire.
Fra miliardi di secoli, la sofferenza e la solitudine di mia mamma, provocate da me, esisteranno ancora. Ed io non posso rimediare. Espiare soltanto.
La foresta più bella, se pur minore, il cosidetto Bosco Vecchio, era stata completamente rispettata.
Guardava dinnanzi a sé i parchi, i campi, i boschi, le montagne, le misteriose montagne. Vendetta, che inutile cosa.
Come negli anni passati, con le medesime formalità, ora avanzava l'inverno e i soffi della tramontana producevano contro le baionette un debole fischio.
In ciascuno di noi vi è una fonte segreta di male: l'istinto.
La coscienza non inganna mai; è la vera guida dell'uomo: essa sta all'anima come l'istinto sta al corpo.
Le donne possiedono un istinto meraviglioso: hanno la capacità di scoprire tutto tranne l'ovvio.
L'istinto difficilmente inganna perché non calcola.
Ogni impulso che ci sforziamo di soffocare cova nella mente e ci avvelena... L'unico modo per sbarazzarsi della tentazione è cedervi.
L'istinto è il naso della mente.
Meglio affidarsi all'istinto, come mi hanno insegnato Balzac e Tolstoj e come mi ha ripetuto Freud: il sesso non è tra le gambe, ma nel cervello, il giudizio morale non esiste, siamo tutti buoni e cattivi, casti e perversi.
Nella vita cerco la gioia dello spirito e la lussuriosa voluttà dell'istinto. E non mi importa se queste abbiano le loro radici perverse entro la caverna del bene o entro i vorticosi abissi del male.
La tua mente conosce solo alcune cose. La tua voce interna, il tuo istinto, conosce tutto. Se presti ascolto a ciò che conosci istintivamente, ti condurrà sempre verso il percorso giusto.
Gli istinti non tengono conto dei contratti o degli obblighi, se li tenti troppo.