La televisione e non il cinema è uno strumento politico.— Doug Liman
La televisione e non il cinema è uno strumento politico.
Quando ero giovane mi piaceva la matematica. Quando la matematica è diventata troppo difficile, mi sono dato alla filosofia, e quando la filosofia è diventata troppo difficile sono passato alla politica.
Nelle condizioni di benessere economico e pace civile che ne è della libertà politica? Qual è lo spazio consentito a un agire politico che non sia solo angusta difesa degli interessi materiali o rituale comportamento elettorale?
Il fatto che un uomo abbia proclamato (come capo di un partito politico, o a qualunque altro titolo) che mentire è malvagio lo obbliga necessariamente a mentire più di altri.
Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.
La politica moderna è, in fondo, una lotta non di uomini ma di forze.
La politica cambia sempre. Le storie inventate mai.
La sinistra è una professione, la più promettente.
Io rifiuto la visione cinica che la politica sia, inevitabilmente, o addirittura solitamente, affari sporchi.
Tutte le volte che osservo forme di tradimento 'trionfale' ho un senso profondo di frustrazione e di inganno. E questo anche in campo politico o nella vita civile e culturale. Quando vedo non tanto il peccato (siamo tutti peccatori), ma il trionfo del peccato, provo un grande fastidio.
Ogni partito cerca di presentare come non importante ciò che di importante è cresciuto fuori di sé; ma se non gli riesce, lo avversa con tanta più asprezza, quanto più è eccellente.