Pochi nemici buona politica.
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Assicuro la gentile collega che può contare sulla mia solidarietà: tra un pasto e l'altro non prenderò cibo.
Roma è una città singolare. Disconosce i meriti dei suoi abitanti ed è pronta ad apprezzare virtù che non hanno.
Chiudo un occhio sui peccati di gola purché non si consumino con troppi generi d'importazione danneggiando la bilancia commerciale. Almeno per l'attuale periodo perfezionerei un famoso detto popolare: "Moglie, cibi e buoi...", comprendendo in questi ultimi soprattutto quelli destinati a bistecche.
Nella sua semplicità popolare il cittadino non sofisticato, passando dinanzi al parlamento o ai ministeri, è talora indotto a porre il dubbio se sia proprio lì che si governi l'Italia.
Non si arriverà mai a niente di perfetto, di giusto e di affatto libero, in materia di organizzazione politica e sociale, ma che occorra vivere e lottare come se si fosse convinti di arrivarci.
Ora gli studenti arrivano all'università cinici e ignoranti della nostra eredità politica, privi di mezzi finanziari per essere o ispirati da essi o seriamente critici verso di essi.
Perché spendere del denaro per ricostruire il vostro albero genealogico? Fate della politica e se ne prenderanno carico i vostri avversari.
La verità è cosa molto complessa, e la politica è un affare molto complicato. Vi sono giri e rigiri. Si può essere legati ad alcune persone da certi obblighi che bisogna soddisfare: presto o tardi nella vita politica è obbligatorio il compromesso. Tutti ci si piegano.
Antipolitica è celebrare Falcone e Borsellino e poi trattare con la mafia o chiedere i voti alla mafia o stringere la mano ad Andreotti, a Cosentino, a Cuffaro, a Lombardo, a Dell'Utri.
L'antipolitica è quella che ogni giorno chiamiamo politica.
Tanto più lo scopo della guerra verrà a coincidere con il fine politico e tanto più puramente militare e meno politica sembrerà essere la guerra.
I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela.
Accusare i talk-show di dare una brutta immagine della politica è come prendersela con il termometro quando si ha la febbre.
Io amo il cane. Non fa nulla per motivi politici.