La libertà vera ha un intrinseco contenuto di moralità, irrinunciabile.
Molti giovani universitari sono come un fiume in perenne piena. Sono sempre fuori corso.
Cosa vorrei sulla mia epigrafe? Data di nascita, data di morte. Punto. Le parole delle epigrafi sono tutte uguali. A leggerle uno si chiede: ma scusate, se sono tutti buoni, dov'è il cimitero dei cattivi?
Non si dimentichi mai che si è eletti per operare; e non si opera per essere eletti. La confusione dei fini risulterebbe nefasta.
La cattiveria dei buoni è pericolosissima.
La stabilità è l'obiettivo naturale per ogni espressione di potere politico ed è una finalità indispensabile per una nazione che ha conosciuto cinquanta anni fa le conseguenze nefaste di un periodo di estrema debolezza governativa, crisaiola e poco concludente.
Libertà, uguaglianza, sono parole magiche.
La libertà è come il caffè: ristretta. Va servita e conquistata in dosi minime.
La libertà è un lusso.
Oggi è un sogno cui dai nome libertà, domani potrebb'essere un sogno cui dare nome verità; non conta che siano o non siano obiettivi reali, conta rincorrerne il miraggio, la luce.
Come le altre semplici astrazioni, non si può trovare la libertà in astratto.
La libertà consiste in una sana restrizione.
Non sono tutti liberi quelli che si fan beffe delle loro catene.
Il cielo aperto la vita errante, per paese l'universo e per legge la tua volontà e soprattutto una cosa inebriante: la libertà!
Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto, porto su di me le cicatrici come fossero medaglie, so che la libertà ha un prezzo alto, alto quanto quello della schiavitù.
Là dove è libertà, non è tormento.
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