La prima difficoltà di pensare il futuro è di pensare il presente.— Edgar Morin
La prima difficoltà di pensare il futuro è di pensare il presente.
Il passato è costruito a partire dal presente, il quale seleziona ciò che, ai suoi occhi, è storico, vale a dire precisamente ciò che, nel passato, si sviluppa per produrre il presente.
La cultura di massa è il riflesso pubblicitario dell'evoluzione consumistica del mondo occidentale.
Il futuro sarebbe molto semplice da predire se l'evoluzione dipendesse da un fattore predominante e da una causalità lineare.
Se non si ha qualche separazione, non si ha neppure più né soggetto né oggetto di conoscenza; non si ha più né utilità interna di conoscere né realtà esterna da conoscere.
Alta cultura e cultura di massa si ricongiungono, l'una per il suo aristocraticismo volgare, l'altra per la sua volgarità assetata di riconoscimento sociale.
Non si devono mai fare progetti, soprattutto per il futuro.
L'avvenire è l'unica trascendenza degli uomini senza Dio.
Fai le valigie amore, andiamo nel futuro.
La nostra felicità non dipende soltanto dalle gioie attuali ma anche dalle nostre speranze e dai nostri ricordi. Il presente si arricchisce del passato e del futuro.
Non sono le preoccupazioni di oggi, ma le preoccupazioni del domani che abbattono un uomo.
Il perdono non cambia il passato, ma di certo amplia il futuro.
Non sempre possiamo costruire il futuro della nostra giovinezza, ma possiamo costruire la nostra giovinezza per il futuro.
L'unica cosa che rende la vita sopportabile è una permanente ed intollerabile incertezza; il non sapere cosa verrà dopo.
Pianificare significa fare una stima per il futuro e provvedere per esso.
In fondo siamo così liberi, viviamo così poco legati a un passato o a un futuro, che l'ineffabilità sembra la nostra essenza più autentica.