C'è meno disordine nella natura che nell'umanità.— Edgar Morin
C'è meno disordine nella natura che nell'umanità.
La sociologia è sempre sistematicamente sorpassata dai fatti sociali.
Se non si ha qualche separazione, non si ha neppure più né soggetto né oggetto di conoscenza; non si ha più né utilità interna di conoscere né realtà esterna da conoscere.
Alta cultura e cultura di massa si ricongiungono, l'una per il suo aristocraticismo volgare, l'altra per la sua volgarità assetata di riconoscimento sociale.
La prima difficoltà di pensare il futuro è di pensare il presente.
Ogni superficie piana sarà coperta da una o più pile.
Il disordine ha già salvato la vita a migliaia di individui. In guerra basta spesso la più piccola deviazione da un ordine per portare in salvo la pelle.
Di fronte alla gran confusione di idee, costumi e comportamenti del suo secolo, un monaco anonimo scrisse: Se è vero, come dice la Bibbia, che il mondo ha iniziato la sua corsa a partire dal caos, mi chiedo se oggi non stia ritornando al punto di partenza.
Il disordine dà qualche speranza, l'ordine nessuna.
È ordine per la Città avere uomini valenti, per il corpo la bellezza, per l'anima la sapienza, per l'azione la virtù, per il discorso la verità. I contrari di questi sono disordine.
La confusione crea posti di lavoro.
La rabbia è eccitante, ma mi lascia confuso ed esausto.
In un'organizzazione gerarchica, più alto è il livello, maggiore è la confusione.
L'amore ci confonde facilmente perché è un continuo fluire tra illusione e sostanza, tra memoria e desiderio, tra appagamento e bisogno.
E' l'Ordine a essere una momentanea mancanza del Disordine, in un mondo in cui quest'ultimo cresce in maniera misurabile e inesorabile attraverso l'entropia.