Col cibo si può donare l'allegria e il sorriso.
L'allegria e la contentezza abbelliscono in gran misura, e sono dei famosi conservanti dello sguardo giovanile.
Non c'è che la mancanza di libertà a darti certe ventate di allegria.
Quei sorrisi a macchia d'occhio quegli amori a capofitto Allegria vattene via quegli sguardi della gioia io sarò il vostro boia Allegria pussa via La tristezza conforto mi da.
La Stampa, 6 agosto 1988 Voglio quel che non c'è mai stato e che evidentemente non c'è; e che continuando si fa meta sempre più lontana. Il che mi fa ancora e sempre apparire come un pessimista: e pare non sia permesso esserlo neppure di fronte al pessimo. Allegria, allegria.
Buon umore, intuizione, creatività, credulità e maggiore assegnamento sul sistema vanno insieme.
L'allegria di prima mattina può essere estremamente dannosa.
Morire sì, non essere aggrediti dalla morte. Morire persuasi che un siffatto viaggio sia il migliore. E in quell'ultimo istante essere allegri come quando si contano i minuti dell'orologio della stazione e ognuno vale un secolo.
Si torna naturalmente al trucido feuilleton del Grande Magazzino dove finzione e realtà copulano allegramente.
Che cos'è, per lo più, l'amore? Il capriccio d'un giorno, un'allegra unione, mediante la quale due esseri s'ingannano reciprocamente e spesso in buona fede.
Nel vedere quel che succede nel mondo, il più misantropo finirebbe col rallegrarsi, e Eraclito col morire dal ridere.