Fu una notte triste; fu anche una notte allegra.
C'è saggezza nel vino.
Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita.
Le nostre valigie logore stavano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevano altro e più lungo cammino da percorrere ma non importa, la strada è vita.
Una macchina veloce, l'orizzonte lontano e una donna da amare alla fine della strada.
Quando cominciate a separare la gente dai loro fiumi che cosa ottenete? Burocrazia.
Con le mani sporche di allegria i bambini giocano coi sassi della via ed i vecchi invecchiano davanti alla tivù con la pipa ed uno scommettiamo in più.
Gli uomini di governo parlano in modo sgomentante. Ma anche all'opposizione non c'è da stare allegri: quando si arriva alla sintassi sono guai.
Il grillo del marchese sempre zompa... chi zompa allegramente bene campa!
Quando è allegra, la gente diventa più intuitiva e creativa, ma anche meno vigile e più soggetta a errori logici.
Se la mattina non ci disvela nuove allegrie e, se per la notte non coltiviamo nessuna speranza, a che vale la pena vestirsi e spogliarsi?
Il fado non è né allegro né triste, è la stanchezza dell'anima forte, l'occhiata di disprezzo del Portogallo a quel Dio cui ha creduto e che poi l'ha abbandonato: nel fado gli dei ritornano, legittimi e lontani.
È ovvio, adoro fare l'ironia, detesto cordialmente l'allegria.
Gli errori sono allegri, la verità è infernale.
Perché le prime note cristalline di un vento di tempesta avevano per lui il suono inconfondibile delle buone notizie, dell'allegria, della lieta novella?
Non mi piacciono le persone allegre a ogni costo. Preferisco allora quelle tristi a ogni costo, perché almeno c'è qualcosa di più reale: non è tutto bello.