Di tutte le cose che la sapienza procura in vista della vita felice, il bene più grande è l'acquisto dell'amicizia.
È bellissima la vista del prossimo, quando al primo incontro si trovi un accordo, o almeno una unità di intenti.
Non si deve invidiare nessuno; visto che i buoni non meritano invidia, ed in quanto ai cattivi, più essi trovano buona sorte più si rovinano.
Farmaco contro la sventura sia il grato ricordo dei beni passati e la considerazione che è impossibile far sì che non sia avvenuto ciò che è avvenuto.
Nessun piacere è per se stesso un male, però i mezzi per procurarsi certi piaceri portano con sé tormenti che sono molto più numerosi che i piaceri stessi.
Chi dice che l'età per filosofare non è ancora giunta o è già trascorsa, è come se dicesse che non è ancora giunta o è già trascorsa l'età per essere felici.
All'amico si deve dire la verità; senza di essa il nome di amicizia non vale più nulla.
Se desideri piacere a qualcuno, inizia cercando di capirlo.
Un vecchio amico è lo specchio migliore.
Amore e amicizia si escludono reciprocamente.
Un vero amico è qualcuno che è lì per te quando vorrebbe essere in qualche altro posto.
Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.
L'amicizia, come l'ombra vespertina, si allunga nel crepuscolo della vita.
Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano.
L'amicizia è una cosa strana: non si può stabilire da che cosa nasce, ma quando c'è la si sente.
Alla sapienza non si può nuocere; il tempo non la cancella; nessuna cosa la può sminuire.
Come la pazzia, in un certo senso elevato, è l'inizio di ogni sapienza, così la schizofrenia è l'inizio di tutte le arti, di ogni fantasia.
Molta sapienza, molto affanno; chi accresce il sapere, aumenta il dolore.
Il sapiente è di migliore qualità, se nessuna offesa gli nuoce, piuttosto che se non gliene viene fatta nessuna; e io dirò uomo valoroso quello che non è domato dalle guerre e non è impaurito dalla forza del nemico che si avvicina, non quello che si gode un pingue ozio tra popoli inoperosi.
Forse Ulisse può battere la tartaruga ma senza conoscenza non c'è vera tartaruga e quindi Ulisse è solo nella corsa e forse nella corsa perde la sua sapienza e resta il gnente, il puro gnente senza tartaruga e senza coscienza fine a se stessa.
Il sapiente che non è in grado di giovare a se stesso, inutilmente sa.
L'aspetto della saggezza non è cupo e tetro, non è pensieroso, è ilare e pieno di gioia. Il fine e il compimento della sapienza stanno nella giocosità felice.
Che cos'è l'uomo, quando ci pensi, se non una macchina complicata e ingegnosa per trasformare, con sapienza infinita, il rosso vino di Shiraz in orina?
La sapienza non entra in un'anima che opera il male né abita in un corpo schiavo del peccato.
Comprendere la vanità e il ridicolo delle cose del mondo è somma sapienza; riderne è somma forza.
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