Non conoscerebbero neppure il nome della Giustizia, se non ci fossero cose ingiuste.— Eraclito
Non conoscerebbero neppure il nome della Giustizia, se non ci fossero cose ingiuste.
L'opposto in accordo e dai discordi bellissima armonia e tutto avviene secondo contesa.
Non dando ascolto a me, ma alla ragione, è saggio ammettere che tutto è uno.
La via che sale e che scende è una e medesima.
Occorre spegnere la tracotanza ancor più che un incendio.
Se uno non spera non troverà l'insperabile, perché esso è difficile da trovare e impervio.
Affinché il nostro desiderio infinito di giustizia possa essere colmato, occorre un giudice che adempia a queste tre condizioni: essere il signore della Storia; conoscere il segreto dei cuori; e operare per la riconciliazione e non per la distruzione.
Tutti gli uomini nascono per la giustizia [...]. La giustizia stessa è tenuta a due doveri. È debitrice, per uno, a Dio come a un padre, per l'altro all'uomo come ad un fratello [...], cioè: a Dio deve la religione, all'uomo la carità.
Chi spontaneamente, senz'esservi costretto, si comporta con giustizia, non sarà infelice, né mai lo coglierà totale rovina.
La giustizia di sè è nell'istante, quella degli uomini nel tempo, quella di Dio nell'eternità.
Il perdono non sostituisce la giustizia.
La mia idea di giustizia è: imparzialità basata sulla logica e la mutua comprensione del senso morale.
Vogliamo il salario. Vogliamo l'orario di lavoro. Viva il grande sciopero! Viva la giustizia!
La giustizia è sempre giustizia, anche se è fatta sempre in ritardo e, alla fine, è fatta solo per sbaglio.
Per alcuni la giustizia non dovrebbe essere altro che il riconoscimento dei propri privilegi.
La giustizia sociale non è pensabile se non in funzione della libertà individuale.