Non nutrire il cucciolo del leone.— Erasmo da Rotterdam
Non nutrire il cucciolo del leone.
Le donne corrono dietro agli stolti; fuggono i saggi come animali velenosi.
Affiancare all'uomo la donna, animale, sì, stolto e sciocco, ma deliziosamente spassoso, che nella convivenza addolcisce con un pizzico di follia la malinconica gravità del temperamento maschile.
In ogni attività la passione toglie gran parte della difficoltà.
Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un'eterna giovinezza. La vita umana non è altro che un gioco della Follia.
Quale momento della vita non sarebbe triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso, senza il piacere, e cioè senza un pizzico di follia?
Il leone usa tutta la sua forza anche per uccidere un coniglio.
Può ben dire la sua un leone, quando a dir la loro ci sono tanti asini in giro.
A vent'anni un uomo è un galletto, a trenta un leone, a quaranta un cammello, a cinquanta un serpente, a sessanta un cane, a settanta una scimmia, e ad ottanta non è più niente.
Attendo esseri più alti, più forti, più vittoriosi, più gai, che siano squadrati nel corpo e nell'anima: leoni ridenti devono venire!