La fortuna ama le persone non troppo sensate.
È l'intelletto superficiale che non presta all'antichità la dovuta reverenza.
I cavalli forti non vanno fiaccati di lavoro.
Ma che dolce delirio è il loro, allorché si fabbricano mondi senza fine, allorché misurano come con il pollice e con il filo, sole, luna, stelle, sfere.
Non si nasce uomo, lo si diventa.
Quale momento della vita non sarebbe triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso, senza il piacere, e cioè senza un pizzico di follia?
Nessuno ottiene giustizia. La gente ottiene solo fortuna o sfortuna.
Gli stolti temono la fortuna, i saggi la sopportano.
L'uomo che ha Fede è fortunato.
In tutte le cose la sorte è padrona e a suo capriccio, più che in base alla verità, le imprese vengono rese illustri oppure oscure.
La natura fa il merito e la fortuna lo mette in opera.
E' una verità conosciuta universalmente, che un uomo solo in possesso di una grande fortuna è in cerca di moglie.
I piccoli infortuni che ci tormentano a ogni ora si possono considerare destinati a tenerci in esercizio, affinché nella fortuna non si afflosci del tutto la forza di sopportare i guai grossi.
Gli accidenti della fortuna si riparono facilmente: quello a cui non possiamo porre riparo sono gli eventi che nascono incessantemente dalla natura delle cose.
La fortuna guida dentro il porto anche navi senza pilota.
Certo che la fortuna esiste. Altrimenti come potremmo spiegare il successo degli altri?