La vita umana non è altro che un gioco della Follia.
In gran parte i mariti sono come li fanno le mogli.
Chi corre dietro a due lepri non ne prende alcuna.
Nulla più della mendicità somiglia alla condizione di re.
Tra i mortali che cosa mai si fa che non trabocchi di follia, e che non sia opera di folli in un mondo di folli? Perciò, se qualcuno volesse opporsi da solo a tutti, io gli consiglierei di ritirarsi, come Timone, in un deserto, per godervi, da solo, la propria saggezza.
Se metti su una bilancia da una parte i vantaggi e dall'altra gli svantaggi, ti accorgi che una pace iniqua è molto meglio di una guerra equa.
Chi vive, quando vive, non si vede; vive... Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive più: la subisce, la trascina.
L'arte non è altro che un mezzo per dimenticare l'umana tragedia per qualche tempo.
Stupisco sempre me stesso. È l'unica cosa che renda la vita degna di essere vissuta.
Mentre accadeva egli si fermò traendo piacere nell'osservare la spaventosa metamorfosi di una vita piena di speranza in una morte senza scopo.
La vita è un gioco e va giocata sapendo che si può perdere. Ma che senso ha non giocarla?
La vita era un pasticcio della malora... Una partita di rugby con tutti fuori gioco e senza arbitro: ognuno persuaso che l'arbitro sarebbe stato dalla sua parte.
Quando la vita diventa un dialogo d'amore, quando trionfa su tutte quelle forze cieche che fanno di noi semplicemente un pezzo di universo, questa vita allora diventa eterna.
Nessuna vita è rovinata, tranne quella la cui crescita si è arrestata.
La vita non è un gioco. È sopravvivenza.
Vivere è una cosa troppo importante per poterne parlare seriamente.