Non c'è rimedio a niente nella vita.
Solo nella sconfitta si diventa cristiani.
Non c'è animale più libero del gatto, eppure seppellisce la sua porcheria. Il gatto è l'anarchico migliore.
Non si sfotte un uomo se prima di tutto non è in gamba.
No. È il grande inganno, la saggezza dei vecchi. Non diventano saggi. Diventano attenti.
Tutta la letteratura americana deriva da un libro di Mark Twain intitolato "Huckleberry Finn".
Mai rassegnarsi, mai scappare. Meglio affrontare tutto, e soffrire. Non è poi così male ma mai, in nessun caso, rassegnarsi.
Siamo tutti rassegnati alla morte; è alla vita che non arriviamo a rassegnarci.
Essere sconfitti in partenza ci fa risparmiare un sacco di tempo.
Per non assuefarsi, non rassegnarsi, non arrendersi, ci vuole passione. Per vivere ci vuole passione.
La filosofia nasce come istanza critica, non accettazione dell'ovvio, non rassegnazione a quello che oggi va di moda chiamare sano realismo.
Gli uomini avevano rinunciato per sempre a una felicità condivisa, le donne condividevano anche ciò che non avevano e non avrebbero mai avuto.
Ciò che chiamiamo rassegnazione non è altro che disperazione cronica.
La rassegnazione della vigilia ha sempre preparato quella dell'indomani.
Averle perse tutte, le speranze, gli dette la stessa pace che averle tutte intatte.
Sembra che mai nulla si decida ad andare per il verso giusto finché siamo anche soltanto un poco rassegnati.