Quanta rassegnazione nella saggezza.
L'adulterio è organizzazione, la scappatella occasione.
L'italiano comincia a battersi per una causa solo quand'è certo che non sarà perduta.
C'è più scaltrezza nell'ingenuità di una donna che sagacia nell'intelligenza di un uomo.
Ciò che mi trattiene dallo scrivere un capolavoro è il timore che me ne chiedano subito un altro.
Chi si sposa, capirà; chi non si sposa, ha già capito.
Occorre molto tempo a una persona naturalmente fiduciosa per accettare l'idea che dopo tutto Dio non lo aiuterà.
Non c'è pace esente da grida di dolore, non c'è perdono senza sangue sparso sul terreno, non c'è accettazione che non nasca da una perdita.
La rassegnazione alla solitudine, opposta al dolore lucreziano, avvicina a noi Virgilio più degli altri poeti latini dell'antichità classica.
Quelli che passano la vita facendo rivoluzioni a metà non fanno altro che scavarsi la fossa.
Quando si perde la capacità di vivere i propri miti, si perdono anche i propri dei.
Non esistono condizioni meteo sfavorevoli, esistono uomini che si arrendono.
Ci si può rassegnare alla disperazione, ma anche ci si può disperare della rassegnazione.
Sei stato picchiato fino a cadere?Bene, bene, e allora?Rialzati con un aspetto sorridente,non c'è nulla di male nel cadere a terra stesi,ma restarci - quella è la disgrazia.
Quando tutto il resto fallisce, lascia perdere e vai in biblioteca.
Io, quando so di poter cambiare le cose, divento attiva come un ciclone. E, quasi sempre, riesco a cambiarle. Ma, quando so di non poterci far nulla, mi rassegno.