La rinuncia: l'eroismo della mediocrità.
L'eternità, questa perdita di tempo.
La meta, non è che un pretesto.
Si dice che l'uomo è triste dopo l'amore, ma la donna può esserlo prima, durante e dopo.
L'ideale: questo luogo comune che non si trova da nessuna parte.
La legge di Murphy dice che tutto quello che deve accadere, accadrà. E a noi non sembrava assolutamente una cosa brutta.
Rassegnandosi, lo sfortunato consuma la sua sfortuna.
Il distacco e la rassegnazione possono essere tutt'al più il fine della consapevolezza, non il mezzo per evitarla.
Per non avere progetti, cioè non nutrire desideri o speranze, accontentarti del tuo destino, di quello che il mondo ti dà da un’alba all’altra – per vivere così devi volere molto poco, il meno che sia umanamente possibile
Al liceo ero famoso per essere quello che si rassegnava subito.
Nessun popolo crede nel suo governo. Tutt'al più, la gente è rassegnata.
Avevano tutti sul viso la stessa espressione, un misto tra l'arroganza di chi si sente libero di essere se stesso fino a distruggersi e la rassegnazione amara di chi gira lo sguardo intorno e dappertutto vede il nulla.
Ci si può rassegnare alla disperazione, ma anche ci si può disperare della rassegnazione.
Noi tutti siamo rassegnati alla morte: è alla vita che non siamo rassegnati.
Rifiutati di essere malato. Non dire mai alla gente che sei malato; non rassegnarti mai. La malattia è una di quelle cose che un uomo dovrebbe combattere al suo sorgere.