La rinuncia: l'eroismo della mediocrità.— Natalie Clifford Barney
La rinuncia: l'eroismo della mediocrità.
L'ideale: questo luogo comune che non si trova da nessuna parte.
La meta, non è che un pretesto.
Si dice che l'uomo è triste dopo l'amore, ma la donna può esserlo prima, durante e dopo.
L'appassire delle donne è ancora più straziante dell'appassire dei fiori.
Un artista vero oggi non può che rassegnarsi alla più disperata rassegnazione e presentare il conto alla posterità.
Il dolore e il silenzio sono forti e la paziente sopportazione è divina.
Non ci sono vecchi felici: ci sono solamente vecchi rassegnati.
Esisteranno sempre l'intelligenza, la voglia di libertà, l'eros e le sale da ballo, ma la parola speranza non mi sento più di pronunciarla.
Uno può mancare il bersaglio mirando troppo in alto, così come troppo in basso.
Ci fermiamo all'immagine poetica che non disturba i nostri pregiudizi e non siamo capaci di risalire il filo e andare a vedere cosa realmente accade dall'altro capo.
L'inferno esiste è il terribile presente,l'inferno esiste è il partito più numeroso,l'inferno esiste è questo paesaggio folle,la rassegnazione dei volti all'ombra,la speranza considerata delitto e la vita in ginocchio.
Il destino è un'invenzione della gente fiacca e rassegnata.
Essere sconfitti in partenza ci fa risparmiare un sacco di tempo.
Dall'abito della rassegnazione sempre nasce noncuranza, negligenza, indolenza, inattività, e quasi immobilità.