L'eternità, questa perdita di tempo.— Natalie Clifford Barney
L'eternità, questa perdita di tempo.
L'ideale: questo luogo comune che non si trova da nessuna parte.
I sadici, per lo meno, non sono indifferenti alle sofferenze che provocano.
La guerra, questa giustificazione della stupidità umana.
Si dice che l'uomo è triste dopo l'amore, ma la donna può esserlo prima, durante e dopo.
La rinuncia: l'eroismo della mediocrità.
Se potessi rivederti fra un anno, farei tanti gomitoli dei mesi. Se l'attesa fosse soltanto di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita la mia e la tua proseguiranno insieme, getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l'eternità.
Chi regala le ore agli altri vive in eterno.
Nulla è eterno e solo poche cose sono durevoli.
Il credere nella vita eterna non ha mai aiutato nessuno a vivere nell'eternità. Né, s'intende, il non credere.
Solo una filosofia dell'eternità, nel mondo di oggi, potrebbe giustificare una nonviolenza.
Noi vivremo in eterno in quella parte di noi che abbiamo donato agli altri.
L'Eternità è una perdita di tempo.
La vita eterna è un nonsenso, l'eternità non è vita, la morte è la quiete a cui aspiriamo, vita e morte sono legate, chi reclama altro pretende l'impossibile e otterrà in ricompensa solo fumo.
La felicità non è meno vera solo perché finisce, e nemmeno il pensiero e l'amore perdono valore perché non sono eterni.
È strano come l'eternità si lasci captare piuttosto in un segmento effimero che in una continuità estesa.