Nulla è eterno e solo poche cose sono durevoli.— Lucio Anneo Seneca
Nulla è eterno e solo poche cose sono durevoli.
Questo solo di buono ha la continua sventura, che finisce per temprare le sue vittime di sempre.
Il saggio vivrà non quanto può ma quanto deve. E considererà dove vivere, con chi, in che modo, e quale attività svolgere. Egli bada sempre alla qualità, non alla lunghezza della vita.
Una mano lava l'altra.
Affrettati a vivere bene e pensa che ogni giorno è in sé stesso una vita.
Nessuno ha concluso niente: rimandiamo sempre tutto al futuro.
Cosa sono i millenni? Una manciata di tempo. Polvere in confronto a un unico sguardo dell'eternità.
La felicità non è meno vera solo perché finisce, e nemmeno il pensiero e l'amore perdono valore perché non sono eterni.
È strano come l'eternità si lasci captare piuttosto in un segmento effimero che in una continuità estesa.
Noi vivremo in eterno in quella parte di noi che abbiamo donato agli altri.
Che routine l'eternità!
Bisogna che abbiamo un'idea molto primitiva dell'eternità se facciamo tanto caso del morire a trenta o a cent'anni.
Non leggete il tempo, leggete l'eternità.
Non ho l'impressione che l'Eterno sia morto, qualunque nome si voglia dare all'Ineffabile. Muoiono soltanto le forme, sempre limitate, che l'uomo dà a Dio.
La vita eterna è un nonsenso, l'eternità non è vita, la morte è la quiete a cui aspiriamo, vita e morte sono legate, chi reclama altro pretende l'impossibile e otterrà in ricompensa solo fumo.
Se potessi rivederti fra un anno, farei tanti gomitoli dei mesi. Se l'attesa fosse soltanto di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita la mia e la tua proseguiranno insieme, getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l'eternità.