Nulla è eterno e solo poche cose sono durevoli.
Il sapiente non è soggetto ad alcuna offesa; pertanto non importa quante frecce siano scagliate contro di lui, dal momento che è del tutto invulnerabile.
Non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle; è perché non osiamo farle che le cose sono difficili.
Non fa differenza tra desiderare e avere.
Non dà gioia il possesso di nessun bene, se non puoi dividerlo con altri.
Nessun bene senza un compagno ci dà gioia.
La vita eterna è quella di cui siamo partecipi quaggiù, mai altrove, l'altrove non è più quando noi non siamo.
La vita eterna è un nonsenso, l'eternità non è vita, la morte è la quiete a cui aspiriamo, vita e morte sono legate, chi reclama altro pretende l'impossibile e otterrà in ricompensa solo fumo.
Cinquanta, cent'anni di vita contro l'eternità. Non è giusto.
Bisogna che abbiamo un'idea molto primitiva dell'eternità se facciamo tanto caso del morire a trenta o a cent'anni.
È strano come l'eternità si lasci captare piuttosto in un segmento effimero che in una continuità estesa.
L'eternità ama le opere del tempo.
Chi vive intensamente non ha tempo per l'eternità.
L'Eternità è una perdita di tempo.
Chi regala le ore agli altri vive in eterno.
Noi vivremo in eterno in quella parte di noi che abbiamo donato agli altri.