Imparare la virtù significa disimparare i vizi.
La filosofia insegna ad agire, non a parlare, ed esige che si viva secondo le sue leggi, perché la vita non sia in contrasto con le parole, né con sé stessa, e tutte le nostre azioni si uniformino a un unico principio.
Le nostre malattie sono nuove, come nuovo è il nostro genere di vita.
Critica te stesso; ti abituerai a dire e ad ascoltare la verità.
Il valore, quando è sfidato, si moltiplica.
Ognuno è infelice nella misura in cui crede di esserlo!
Certi vizi sono più noiosi della stessa virtù. Soltanto per questo la virtù spesso trionfa.
La virtù è ancor più gradita se splende in un bel corpo.
L'avversità restituisce agli uomini tutte le virtù che la prosperità toglie loro.
La virtù non può separarsi dalla realtà senza diventare un principio di male.
Ci aiutano più i vizi a vivere che le virtù a morire.
Non si deve misurare la virtù di un uomo dalla sua eccezionalità ma nel quotidiano.
La virtù è simile a una città collocata sopra una montagna: non può restar nascosta. Noi possiamo celare se vogliamo per un po' di tempo i nostri vizi, ma la virtù si manifesta sempre.
Le virtù annoiano, le qualità lasciano indifferenti, i vizi rendono interessanti.
Le tre virtù cardinali del perfetto uomo di mondo, e cioè la bruttezza decorativa, la stupidità dolce, l'ignoranza sicura.
L'unico premio della virtù è la virtù.