Alla schiavitù più pulita è preferibile la morte più sozza.— Lucio Anneo Seneca
Alla schiavitù più pulita è preferibile la morte più sozza.
È un infame chi pretende dalla moglie il pudore, ma seduce le donne altrui.
Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.
Non abbiamo poco tempo, ma ne abbiamo perduto molto.
Se uno non sa di sbagliare, non vuole correggersi: devi coglierti in fallo, prima di correggerti.
Ricordati di spogliare gli avvenimenti dal tumulto che li accompagna e di considerarli nella loro essenza: capirai che in essi non c'è niente di terribile se non la nostra paura.
Lo schiavo non è chi ha la catena al piede, ma chi non riesce più a immaginare una vita in libertà.
Lo schiavo è quello che aspetta qualcuno a liberarlo.
Dello schiavo, che è uno strumento vivente, bisogna aver cura nella misura in cui è buono al lavoro.
Ogni re deriva da una stirpe di schiavi ed ogni schiavo ha dei re tra i suoi antenati.
Rifiutando il concetto di schiavitù umana si arriva, per onestà intellettuale, ad ammettere anche l'ingiustizia della schiavitù nei riguardi degli animali.
Un capo, una persona, significano un padrone e milioni di schiavi.
I peggiori sostenitori della schiavitù sono coloro che trattano bene gli schiavi.
Togliere le catene agli schiavi è facile, ma liberarli è difficile.
Ogni schiavo reca nella sua mano il potere di sopprimere la sua cattività.
Lo schiavo che ama la sua vita da schiavo ha una vita da schiavo?