Mi spezzerò, ma non mi piegherò.— Lucio Anneo Seneca
Mi spezzerò, ma non mi piegherò.
Fermatevi sospettosi e pavidi di fronte ad ogni bene fortuito: l'esca alletta fiere e pesci e li inganna. Li credete doni della fortuna? Sono trappole.
Le cose grandi vanno giudicate con animo grande, altrimenti si finisce per vedere in esse i didetti che sono in noi.
Una donna o ama o odia, non ha una via di mezzo. Il pianto della donna è menzogna. Negli occhi della donna vi sono due tipi di lacrime, le une provocate dal vero dolore, le altre indotte dalla scaltrezze. Una donna che pensa sola, pensa cose cattive.
Una grande fortuna è una grande schiavitù.
La morte è così poco temibile che proprio per merito suo non dobbiamo temere nulla.
Sarò conquistato. Non capitolerò.
Il più duro metallo si arrende al grado di calore sufficiente. Nello stesso modo il cuore più duro deve fondere all'adeguato grado di calore della non-violenza. E non c'è limite alla capacità della non-violenza di generare calore.
Arrendersi non significa sempre essere deboli; a volte significa essere forti abbastanza da lasciar perdere.
È incredibile come certa gente si arrenda subito. Non sono perdenti, sono quelli che non ci provano nemmeno. E questo li rende protagonisti di qualcosa che è molto peggio di qualunque sconfitta.
Non arrenderti mai, perchè quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio.
Preferisco morire in piedi piuttosto che vivere in ginocchio.