La morte che tanto temiamo e rifiutiamo interrompe la vita, non la elimina.
Godiamo avidamente della presenza degli amici, perché non sappiamo per quanto tempo ci possa toccare.
Sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente.
Non si trova nessuno che voglia dividere il suo denaro: ma a quanti ciascuno distribuisce la sua vita! Sono stretti nel tenere la borsa; appena si tratta di perdere tempo, sono larghissimi in quella sola cosa in cui è virtù l'avarizia.
È meglio imparare delle cose inutili che non imparare niente.
Se uno non vuole morire, non vuole vivere: la vita ci è stata data con la condizione della morte; noi avanziamo verso di essa.
Hai tolto il sonno, qui, alla mia morte. Mi rallegrava l'idea di essere un morto insonne. Per questo piacere trascurai la cortesia; la frase poteva suggerire un rimprovero implicito.
Entriamo nel sonno per un atto di egoismo giornaliero: nella morte per un egoismo definitivo.
Morire sarà, su per giù, come quando su una vetrina una saracinesca s'abbassa.
Destini di morte maggiori ottengono sorti maggiori.
La morte significava ben poco per me. Era l'ultimo scherzo in una serie di pessimi scherzi.
La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell'umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.
La morte è così poco temibile che proprio per merito suo non dobbiamo temere nulla.
È bella la morte quando pone fine a una brutta vita.
Cercate, meditando frequentemente sulla morte, di portarvi al punto per cui essa non vi sembri più una terribile nemica, ma un'amica la quale libera da questa sciagurata esistenza l'anima che langue nei conati della virtù per introdurla nel luogo della ricompensa e del riposo.
A me la morte fa una gran paura, si lasciano troppi sorrisi, troppe mani, troppi occhi.