La vera schiavitù è la condanna all'astensione.— Italo Svevo
La vera schiavitù è la condanna all'astensione.
L'immaginazione è una vera avventura. Guàrdati dall'annotarla troppo presto perché la rendi quadrata e poco adattabile al tuo quadro. Deve restare fluida come la vita stessa che è e diviene.
Le lacrime non sono espresse dal dolore, ma dalla sua storia.
L'amore sano è quello che abbraccia una donna sola e intera, compreso il suo carattere e la sua intelligenza.
Spiegare a qualcuno come è fatto, è un modo di autorizzarlo ad agire come desidera.
Il pianto offusca le proprie colpe e permette di accusare, senz'obbiezioni, il destino.
Rifiutando il concetto di schiavitù umana si arriva, per onestà intellettuale, ad ammettere anche l'ingiustizia della schiavitù nei riguardi degli animali.
Non è una vergogna essere schiavi: è una vergogna avere schiavi.
Un essere che per natura non appartiene a se stesso ma a un altro, pur essendo uomo, questo è per natura schiavo: e appartiene a un altro chi, pur essendo uomo, è oggetto di proprietà.
Quello che tu chiami schiavo pensa che è nato come te, gode dello stesso cielo, respira la stessa aria, vive e muore, come viviamo e moriamo noi. Puoi vederlo libero cittadino ed egli può vederti schiavo.
Ogni schiavo reca nella sua mano il potere di sopprimere la sua cattività.
Lo schiavo è quello che aspetta qualcuno a liberarlo.
Lo schiavo non è chi ha la catena al piede, ma chi non riesce più a immaginare una vita in libertà.
Ogni re deriva da una stirpe di schiavi ed ogni schiavo ha dei re tra i suoi antenati.
Alla schiavitù più pulita è preferibile la morte più sozza.
La schiavitù non è altro che lo sfruttamento esercitato da alcuni sul forzato lavoro delle folle.