Dello schiavo, che è uno strumento vivente, bisogna aver cura nella misura in cui è buono al lavoro.— Aristotele
Dello schiavo, che è uno strumento vivente, bisogna aver cura nella misura in cui è buono al lavoro.
Tutti gli uomini per natura tendono al sapere.
La bellezza è la miglior lettera di raccomandazione.
L'educazione è il miglior preparativo per la vecchiaia.
Chi non è in grado di entrare nella comunità o per la sua autosufficienza non ne sente il bisogno, non è parte dello Stato, e di conseguenza è o bestia o dio.
La donna è un uomo inferiore.
Non è una vergogna essere schiavi: è una vergogna avere schiavi.
La schiavitù non è altro che lo sfruttamento esercitato da alcuni sul forzato lavoro delle folle.
Lo schiavo inizia col chiedere giustizia e finisce col volere portare una corona. A sua volta, deve dominare.
Rifiutando il concetto di schiavitù umana si arriva, per onestà intellettuale, ad ammettere anche l'ingiustizia della schiavitù nei riguardi degli animali.
Ogni re deriva da una stirpe di schiavi ed ogni schiavo ha dei re tra i suoi antenati.
La vera schiavitù è la condanna all'astensione.
La libertà non è che una possibilità di essere migliori, mentre la schiavitù è certezza di essere peggiori.
Un essere che per natura non appartiene a se stesso ma a un altro, pur essendo uomo, questo è per natura schiavo: e appartiene a un altro chi, pur essendo uomo, è oggetto di proprietà.
Togliere le catene agli schiavi è facile, ma liberarli è difficile.
Alla schiavitù più pulita è preferibile la morte più sozza.