La schiavitù non è altro che lo sfruttamento esercitato da alcuni sul forzato lavoro delle folle.— Lev Tolstoj
La schiavitù non è altro che lo sfruttamento esercitato da alcuni sul forzato lavoro delle folle.
E tutti vivono, non grazie alla sollecitudine che hanno per se stessi, ma grazie all'amore che gli altri nutrono per loro.
L'arte deve sopprimere la violenza.
Finché l'essere umano conserva un soffio di vita, può perfezionarsi ed essere utile agli altri uomini. Ma egli può esser utile agli altri uomini, solo perfezionandosi e può perfezionarsi, solo rendendosi loro utile.
Nell'amore tra un uomo e una donna giunge sempre un momento in cui questo amore raggiunge il suo apogeo: allora non ha nulla di egoistico o di sensuale: diventa purezza morale.
Un dolore puro e completo è impossibile come una pura e perfetta gioia.
Ogni schiavo reca nella sua mano il potere di sopprimere la sua cattività.
Ogni re deriva da una stirpe di schiavi ed ogni schiavo ha dei re tra i suoi antenati.
La vera schiavitù è la condanna all'astensione.
Lo schiavo inizia col chiedere giustizia e finisce col volere portare una corona. A sua volta, deve dominare.
Quello che tu chiami schiavo pensa che è nato come te, gode dello stesso cielo, respira la stessa aria, vive e muore, come viviamo e moriamo noi. Puoi vederlo libero cittadino ed egli può vederti schiavo.
Lo schiavo è quello che aspetta qualcuno a liberarlo.
I peggiori sostenitori della schiavitù sono coloro che trattano bene gli schiavi.
La schiavitù umana ha toccato il punto culminante alla nostra epoca sotto forma di lavoro liberamente salariato.
Rifiutando il concetto di schiavitù umana si arriva, per onestà intellettuale, ad ammettere anche l'ingiustizia della schiavitù nei riguardi degli animali.