La scuola è un nido di rivalità accanite.
Non v'è grandezza dove non vi sono semplicità, bontà e verità.
Il fascino suo consisteva nell'emergere sempre dall'abbigliamento, così che l'abito indossato da lei non venisse notato.
Ama ogni vicino come te stesso, ma ama due vicini più di te stesso.
Sono sempre con me stesso, e sono io che sono il mio torturatore.
Si dice comunemente che la vera realtà è ciò che esiste, oppure che solo ciò che esiste è reale. Ma è tutto il contrario: la vera realtà, ciò che noi conosciamo realmente, è ciò che non è mai esistito.
Diploma: permesso di dimenticare o perlomeno di non imparare più.
La scuola fa molto più male che bene ai cervelli in formazione.
Appartenere a una scuola, significa perdere la propria personalità; non appartenere a una scuola, significa abdicare a ogni possibilità di prestigio.
Le scuole sono soltanto fabbriche di imbecillità e di depravazione.
La scuola deve insegnare ad analizzare e discutere i parametri su cui si reggono le nostre affermazioni passionali.
Lo stato mantiene le scuole perché i padri di famiglia le vogliono e perché lui stesso, avendo bisogno tutti gli anni di qualche battaglione di impiegati, preferisce tirarseli su a modo suo e sceglierli sulla fede di certificati da lui concessi senza noie supplementari di vagliature più faticose.
Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia.
Quasi tutti gli uomini che hanno fatto qualcosa di nuovo nel mondo o non sono mai andati a scuola o ne sono scappati presto o sono stati "cattivi" scolari.
La scuola è così essenzialmente antigeniale che non ristupidisce solamente gli scolari ma anche i maestri.