Lo schiavo che ama la sua vita da schiavo ha una vita da schiavo?— Louis Scutenaire
Lo schiavo che ama la sua vita da schiavo ha una vita da schiavo?
È sempre nel deserto che si rompe la bottiglia d'acqua.
Il misantropo è colui che rimprovera agli uomini di essere ciò che egli è.
L'inconscio si vendica di notte.
Chi ama veramente la vita non può odiare la morte.
Il pessimismo è l'ottimismo del pessimista.
Re e preti, nel condannare la dottrina del suicidio, hanno voluto assicurare la durata della nostra schiavitù. Intendono tenerci chiusi in una cella senza uscita, come quello scellerato della Commedia di Dante che fa murare la porta della prigione dove era rinchiuso lo sventurato Ugolino.
La vera schiavitù è la condanna all'astensione.
La schiavitù non è altro che lo sfruttamento esercitato da alcuni sul forzato lavoro delle folle.
Togliere le catene agli schiavi è facile, ma liberarli è difficile.
Lo schiavo è quello che aspetta qualcuno a liberarlo.
Un essere che per natura non appartiene a se stesso ma a un altro, pur essendo uomo, questo è per natura schiavo: e appartiene a un altro chi, pur essendo uomo, è oggetto di proprietà.
I peggiori sostenitori della schiavitù sono coloro che trattano bene gli schiavi.
Lo schiavo non è chi ha la catena al piede, ma chi non riesce più a immaginare una vita in libertà.
La libertà non è che una possibilità di essere migliori, mentre la schiavitù è certezza di essere peggiori.