Lo schiavo che ama la sua vita da schiavo ha una vita da schiavo?— Louis Scutenaire
Lo schiavo che ama la sua vita da schiavo ha una vita da schiavo?
L'esistenza dei cristiani dimostra la non esistenza di Dio.
Fondare le scienze sul desiderio, non più sulla memoria.
In questo mondo, non c'è che il terrore per difendersi dall'angoscia.
Un gran lavoratore è un povero diavolo che si annoia.
La vecchiaia è un alibi.
Non è una vergogna essere schiavi: è una vergogna avere schiavi.
Alla schiavitù più pulita è preferibile la morte più sozza.
La schiavitù non è altro che lo sfruttamento esercitato da alcuni sul forzato lavoro delle folle.
Ogni re deriva da una stirpe di schiavi ed ogni schiavo ha dei re tra i suoi antenati.
Dello schiavo, che è uno strumento vivente, bisogna aver cura nella misura in cui è buono al lavoro.
Lo schiavo è quello che aspetta qualcuno a liberarlo.
La schiavitù umana ha toccato il punto culminante alla nostra epoca sotto forma di lavoro liberamente salariato.
Lo schiavo non è chi ha la catena al piede, ma chi non riesce più a immaginare una vita in libertà.
Re e preti, nel condannare la dottrina del suicidio, hanno voluto assicurare la durata della nostra schiavitù. Intendono tenerci chiusi in una cella senza uscita, come quello scellerato della Commedia di Dante che fa murare la porta della prigione dove era rinchiuso lo sventurato Ugolino.