Un capo, una persona, significano un padrone e milioni di schiavi.
Non saremo mai contenti finché continueremo a cercare in cosa consiste la felicità, così non potremo mai vivere la vita cercandone il significato.
C'è sempre una filosofia per la mancanza di coraggio.
Il bisogno di aver ragione: segno di spirito volgare.
Ad ogni angolo di strada il sentimento dell'assurdità potrebbe colpire un uomo in faccia.
Troppe persone hanno deciso di rinunciare alla generosità in modo da mettere in pratica la carità.
Ogni re deriva da una stirpe di schiavi ed ogni schiavo ha dei re tra i suoi antenati.
Dello schiavo, che è uno strumento vivente, bisogna aver cura nella misura in cui è buono al lavoro.
La libertà non è che una possibilità di essere migliori, mentre la schiavitù è certezza di essere peggiori.
Ogni schiavo reca nella sua mano il potere di sopprimere la sua cattività.
Alla schiavitù più pulita è preferibile la morte più sozza.
Lo schiavo è quello che aspetta qualcuno a liberarlo.
La vera schiavitù è la condanna all'astensione.
Re e preti, nel condannare la dottrina del suicidio, hanno voluto assicurare la durata della nostra schiavitù. Intendono tenerci chiusi in una cella senza uscita, come quello scellerato della Commedia di Dante che fa murare la porta della prigione dove era rinchiuso lo sventurato Ugolino.
Non è una vergogna essere schiavi: è una vergogna avere schiavi.