Non c'è destino che non si vinca con il disprezzo.— Albert Camus
Non c'è destino che non si vinca con il disprezzo.
Se c'è un peccato contro la vita, non è tanto disperarne, quanto sperare in un'altra vita, e sottrarsi all'implacabile grandezza di questa.
I martiri non costruiscono le chiese, bensì sono punti di riferimento oppure un alibi. Sono seguiti da preti e da bigotti.
Segno della giovinezza è forse una magnifica vocazione per le facili felicità.
L'inferno è il paradiso più la morte.
Bisogna permettere al destino di recitare la sua parte di attore.
Quel che un uomo pensa di sé stesso: ecco ciò che determina, o meglio indica, il suo destino.
La forza che si oppone al destino è in realtà una debolezza. La dedizione e l'accettazione sono molto più forti.
Tutto quello che succede accade perché deve e se tu osservi con attenzione, vedrai che è proprio così.
Per me non è un problema seguire il corso del destino. Qualunque sarà il luogo dove mi condurrà, sono sicura che riuscirò a trasformarlo in un bel posto, e continuerò a crearmi dei ricordi.
Bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino, ovunque spingano la barca.
Il destino mescola le carte e noi giochiamo.
Quello che la gente chiama comunemente destino, è costituito per lo più dalle sue stupide gesta.
Il destino, quando apre una porta, ne chiude un'altra. Dati certi passi avanti, non è possibile tornare indietro.
E non bisogna pensare che siano cose che succedono per caso, no... e nemmeno per una questione di diottrie, è il destino quello. Quella è gente che da sempre c'aveva già quell'istante stampato nella vita.