Non puoi sfuggire al destino, puoi solo vincerlo.
Come tutti i vizi mettono radici profonde, se non sono estirpati sul nascere, così i sentimenti di tristezza e di infelicità, che dilaniano se stessi, finiscono per nutrirsi del loro amaro, e il dolore si fa una perversa voluttà di soffrire.
Troppi libri sono dispersivi: dal momento che non puoi leggere tutti i volumi che potresti avere, basta possederne quanti puoi leggerne.
La morte che tanto temiamo e rifiutiamo interrompe la vita, non la elimina.
Solo il saggio è contento delle cose sue; gli sciocchi, invece, sono tormentati dal disgusto di se stessi.
Da un uomo grande c'è qualcosa da imparare anche quando tace.
Qualsiasi cosa possa accaderti era stata preparata per te da tutta l'eternità, e dall'eternità, l'implicazione delle cause tesse la trama del tuo destino.
Il destino guida chi lo segue di buona voglia, trascina chi si ribella.
Il nostro destino è di continuare a moltiplicarci, unicamente per morire innumerevoli.
Il destino può mutare, la nostra natura mai.
Uno può finire poeta o pazzo, profeta o delinquente, non è affar suo, e in fin dei conti è indifferente. Il problema è realizzare il suo proprio destino, non un destino qualunque, e viverlo tutto fino in fondo dentro di sé.
E non bisogna pensare che siano cose che succedono per caso, no... e nemmeno per una questione di diottrie, è il destino quello. Quella è gente che da sempre c'aveva già quell'istante stampato nella vita.
Tutto ciò che la gente chiama comunemente destino, è costituito per lo più soltanto dalle sue stupide sciocchezze.
In nessun ambito della nostra vita il desiderio di un certo destino è più forte che nella sfera romantica.
Quel che un uomo pensa di sé stesso: ecco ciò che determina, o meglio indica, il suo destino.
Si direbbe, in realtà, all'epilogo di certi destini, che noi stessi, per una nostra legge organica, fin dall'inizio, insieme con la vita, abbiamo scelto anche il modo della nostra morte.