Vuoi ottenere la vera libertà? Renditi schiavo della filosofia.— Lucio Anneo Seneca
Vuoi ottenere la vera libertà? Renditi schiavo della filosofia.
Tutto è instabile, fallace e più mutevole di ogni burrasca: tutto è sconvolto e muta per i capricci della sorte: fra tanto variare delle vicende umane, la sola cosa certa è la morte; eppure, tutti si lamentano della sola cosa che non inganna nessuno.
Ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire.
Deve volere pochissimo chi può molto.
I vizi di molta gente rimangono nascosti perché sono deboli; quando avranno forze sufficienti, la loro audacia sarà pari a quella dei vizi che la prosperità ha reso già manifesti.
Uno assiste l'amico ammalato: bravo! Ma lo fa per ereditare: è un avvoltoio, aspetta il cadavere. Le stesse azioni possono essere oneste o disoneste: quello che conta è il perché o il modo in cui sono fatte.
La libertà non consiste nell'avere un buon padrone, ma nel non averne affatto.
Il conformismo è il carceriere della libertà e il nemico della crescita.
L'angoscia è la vertigine della libertà.
E' libertà completa quella di poter fare ciò che si vuole a patto di fare anche qualche cosa che piaccia meno. La vera schiavitù è la condanna all'astensione: Tantalo e non Ercole.
La libertà è poter affermare che due più due fa quattro. Se ciò è garantito, tutto il resto segue.
Libertà è partecipazione.
Il cammino verso la libertà non è facile in nessun luogo.
La libertà non è che una possibilità di essere migliori, mentre la schiavitù è certezza di essere peggiori.
La libertà è una e indivisibile; essa non può essere "privilegio" di individui, di gruppi, di classi.
Dov'è la libertà, lì è il mio Paese.