Ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire.— Lucio Anneo Seneca
Ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire.
I mali che fuggi sono in te.
Nessuno ha concluso niente: rimandiamo sempre tutto al futuro.
Dobbiamo pensare quanto più lieve dolore sia non avere che perdere: e comprenderemo che la povertà ha tanto meno materia di sofferenze quanto minore ne ha di danni.
Ogni giorno deve essere organizzato come se fosse l'ultimo e concludesse la nostra vita.
Il vero amico non è colui che è solidale nella disgrazia, ma quello che sopporta il tuo successo.
Passano anni interi senza che noi proviamo un piacer vivo, anzi una sensazione pur momentanea di piacere. Il fanciullo non passa giorno che non ne provi. Qual è la cagione? La scienza in noi, in lui l'ignoranza. Vero è che così viceversa accade del dolore.
Molte persone hanno un'idea sbagliata di ciò che porta alla vera felicità. Essa non si raggiunge attraverso il piacere personale, ma attraverso la fedeltà ad un proposito degno.
Nessun uomo fa qualcosa di originale o scopre un principio senza provare un piacere inesprimibile quanto infinito e sano, che lo avverte della dignità della virtù che ha percepito.
Il piacere di vivere e il piacere dell'orgasmo sono identici. L'ansia per l'orgasmo costituisce il nucleo della generale paura della vita.
Uno dei vantaggi del piacere sul dolore è che al piacere puoi dire basta, al dolore non puoi.
Non mi sento responsabile d'essere migliore degli altri. Ciò che non sopporto è di provare piacere nel dimostrarlo.
Il piacere dell'amore è di amare, e si è più felici per la passione che si nutre che per quella che si ispira.
I piaceri sensuali passano e svaniscono in un batter d'occhio, ma l'amicizia tra noi, la reciproca confidenza, le delizie del cuore, l'incantesimo dell'anima, queste cose non periscono, non possono essere distrutte. Ti amerò fino alla morte.
Il più solido piacere di questa vita è il piacer vano delle illusioni.