Ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire.
Non dobbiamo cercare di vivere a lungo, ma di vivere abbastanza; vivere a lungo dipende dal destino, dalla nostra anima vivere quanto basta.
Noi siamo l'uno per l'altro un teatro sufficientemente grande.
È meglio non ricevere gratitudine piuttosto che non fare del bene.
Come certi scogli protesi verso il mare profondo fanno sì che questo vi si infranga, ed essi, pur colpiti per tanti secoli, non mostrano alcun segno della furia marina, così l'animo del sapiente è saldo e racchiude in sé tale vigore da essere al riparo dall'offesa.
C'è niente di più stolto del pensiero di quegli uomini, che si piccano di essere previdenti? Le loro occupazioni sono più laboriose: per poter vivere meglio, organizzano la vita a spese della vita.
La solitudine ci dà il piacere d'una grande compagnia: la nostra.
Il ricordo del piacere non è più piacere. Il ricordo del dolore è ancora dolore.
Nessun piacere dura se non è ravvivato dalla varietà.
Non bisogna affrettare il piacere d'amore ma prolungarlo a poco a poco con lento indugio.
Il piacere di amare senza osar dirlo ha le sue pene, ma anche le sue dolcezze.
Il piacere è l'inizio e la fine del vivere felicemente.
Il piacere è l'unica cosa degna di essere vissuta: niente fa invecchiare quanto la felicità.
Nessun piacere è di per se stesso un male: però i mezzi per procurarsi certi piaceri arrecano molti più tormenti che piaceri.
Quando il piacere ha esaurito l'uomo, questi è convinto di essere stato lui a esaurirlo; allora ti racconta, serio e grave, che non vi è nulla che possa soddisfare il cuore umano.
Non c'è piacere sulla terra che valga la pena di sacrificare per amore di cinque anni aggiuntivi nella corsia geriatrica della Casa di Riposo per Anziani Sunset a Weston.