È quando non si ha più speranza che non si deve disperare di nulla.
Quello che ci rende veramente cattivi è che nessuno esamina la propria vita.
Devi imparare finché non sai; anzi, a credere al proverbio, finché vivi.
A volte domandiamo insistentemente cose che rifiuteremmo se qualcuno ce le offrisse.
Molti imparano non per la vita ma per la scuola.
La morte è così poco temibile che proprio per merito suo non dobbiamo temere nulla.
Non ci sono situazioni disperate, solo persone che sono disperate per la situazione.
Consolarsi con l'altrui miserabilità può certo aiutare ad alleviare la propria disperazione ma non a migliorare se stessi.
La disperazione è solo per coloro che vedono la fine senza dubbio possibile.
Lunga ed impervia è la strada che dall'inferno si snoda verso la luce.
In tempi di disperazione la gente crede a quello che vuole credere e noi abbiamo creato quello a cui volevano credere.
Soltanto un giocatore disperato tenta il tutto per tutto.
La salute è quel qualcosa di intangibile per la quale la gente spende con riluttanza il minimo indispensabile per mantenerla ma per la quale spenderebbe fino all'ultimo centesimo per riconquistarla una volta che l'abbia perduta.
Tutto era diventato nuovamente completamente realistico, e cioè completamente senza speranza.
La partenza, non meno del ritorno, appare impossibile al disperato.
In breve, la disperazione cerca il proprio ambiente così infallibilmente come l'acqua cerca il proprio livello.