Essere compiaciuti dei propri limiti è una condizione disperata.— Goethe
Essere compiaciuti dei propri limiti è una condizione disperata.
Tutti i pensieri intelligenti sono già stati pensati. Occorre solo tentare di ripensarli.
È una caratteristica propria del nostro spirito immaginare disordine e oscurità là dove non sappiamo nulla di certo.
La vendetta più crudele è il disprezzo di ogni vendetta possibile.
Il brivido è il meglio dell'umanità.
La gentilezza è la catena d'oro con la quale la società viene tenuta insieme.
Quando un uomo è entrato nella zona estrema della disperazione, niente più nella sua vita è casuale.
Siamo spesso stanchi, delusi, tristi, sentiamo il peso dei nostri peccati, pensiamo di non farcela. Non chiudiamoci in noi stessi, non perdiamo la fiducia, non rassegniamoci mai: non ci sono situazioni che Dio non possa cambiare.
Curare la disperazione è in sé al di là della portata della scienza medica.
Chi si trova nella desolazione si sforzi di conservare la pazienza, che si oppone alle sofferenze che patisce; e pensi che presto sarà consolato, se si impegna con ogni diligenza contro quella desolazione.
Disperazione è il risultato di ogni serio tentativo di comprendere e giustificare la vita umana.
Essere privi di speranza non significa disperare.
Bisogna toccare il fondo per poter risalire.
Triste Pazienza, troppo vicina alla Disperazione.
Non credo che gli esseri umani imparino nulla senza disperazione. La disperazione è un ingrediente necessario per imparare qualcosa o per creare qualsiasi cosa. Punto. Se arrivati a un certo punto non si è disperati, non è interessante.
È quando non si ha più speranza che non si deve disperare di nulla.