Come vivere senza qualche buona ragione di disperare!
L'autunno è una seconda primavera dove ogni foglia è un fiore.
Se la libertà è oggi umiliata o incatenata non è perché i suoi nemici hanno usato il tradimento, è perché i suoi amici hanno dato le dimissioni.
Come si può continuare a vivere con le mani vuote quando prima stringevano l'intera speranza del mondo?
La virtù non può separarsi dalla realtà senza diventare un principio di male.
Sono un uomo semplice, io. Dev'essere per questo che sono un incompreso.
Nessun dramma personale è tale da poter essere vomitato in faccia agli altri. Per quelli rimediabili, basta e avanza la commedia. Per quelli irrimediabili, in novecentonovantanove casi su mille è preferibile il silenzio. È più decente.
La vita non è che una lunga perdita di tutto ciò che si ama. Ci lasciamo dietro una scia di dolori. Il destino ci confonde con una prolissità di sofferenze insopportabili. E con tutto ciò ci si stupisce che i vecchi si ripetano. È la disperazione che ci rimbecillisce.
Soltanto un giocatore disperato tenta il tutto per tutto.
L'angoscia è la disposizione fondamentale che ci mette di fronte al nulla.
Il successo è la buona fortuna che proviene dall'aspirazione, dalla disperazione, dalla traspirazione e dall'ispirazione.
Tutto era diventato nuovamente completamente realistico, e cioè completamente senza speranza.
L'umanità si trova oggi ad un bivio: una via conduce alla disperazione, l'altra all'estinzione totale. Speriamo di avere la saggezza di scegliere bene.
Non guardo i telegiornali, ti fanno solo venire voglia di rassegnare le dimissioni.
Negli istanti in cui la vita ci appare tollerabile, non le domandiamo di avere un senso; è la disperazione del cuore che induce lo spirito ad essere troppo esigente.
Curare la disperazione è in sé al di là della portata della scienza medica.