L'abitudine alla disperazione è peggiore della disperazione stessa.— Albert Camus
L'abitudine alla disperazione è peggiore della disperazione stessa.
Quando saremo tutti colpevoli, sarà la democrazia.
Solo una filosofia dell'eternità, nel mondo di oggi, potrebbe giustificare una nonviolenza.
Non si pensa nello stesso modo su una stessa cosa la mattina e la sera. Ma dov'è il vero, nel pensiero della notte o nello spirito del mezzogiorno? Due risposte, due razze di uomini.
Per secoli si è punito l'omicidio con la pena capitale, eppure la razza di Caino non è scomparsa.
La nostra sola giustificazione, se ne abbiamo una, è di parlare in nome di tutti coloro che non possono farlo.
Essere rifiutati o respinti può essere estremamente doloroso ma non venire corteggiati o non avere il coraggio di corteggiare causa un'infelicità che con il passare del tempo porta alla disperazione.
I corpi li unisce il piacere, le anime la pena.
Attraverso le parole ognuno di noi può dare a qualcun altro la massima felicità oppure portarlo alla totale disperazione.
Gradi della disperazione: non ricordarsi di nulla, ricordare qualcosa, ricordare tutto.
- Abba sono disperato. - L'importante è che della tua disperazione non ti faccia una poltrona su cui sederti.
Il tempo non è poi questo gran male, dopotutto. Basta usarlo bene, e si può tirare qualsiasi cosa, come un elastico, finché da una parte o dall'altra si spacca, e eccoti lì, con tutta la tragedia e la disperazione ridotta a due nodini fra pollice e indice delle due mani.
Disperare è il più grande dei nostri errori.
Devi piagere dentro, come gli eroi.
Ti prego non abusare di me, sono già disperato!
Le delusioni, le sconfitte, lo scoramento sono strumenti che Dio utilizza per mostrare la strada.