L'inferno è il paradiso più la morte.— Albert Camus
L'inferno è il paradiso più la morte.
L'uomo è l'unica creatura che rifiuti di essere quello che è.
La bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzioni. Ma viene un giorno in cui le rivoluzioni hanno bisogno della bellezza.
La speranza, al contrario di quello che si crede, equivale alla rassegnazione. E vivere non è rassegnarsi.
Uccidersi, in un certo senso è come nel melodramma, è confessare: confessare che si è superati dalla vita o che non la si è compresa.
Per secoli si è punito l'omicidio con la pena capitale, eppure la razza di Caino non è scomparsa.
L'inferno inutile ai savi è necessario all'insensata plebe.
Se stai attraversando l'inferno, fallo a testa alta.
L'inferno è lastricato di buone intenzioni, non di cattive.
Anche Iddio ha il suo inferno: è il suo amore per gli uomini.
Chi dice che l'inferno è nell'aldilà conosce male l'aldiquà.
L'invenzione dell'inferno è la cosa più orrenda, ed è difficile concepire come, dopo questa invenzione, ci si possa ancora aspettare qualcosa di buono dagli uomini.
L'inferno è lastricato di buone intenzioni.
Il mondo che abitiamo è l'inferno temperato dal nulla, dove l'uomo, che rifiuta di conoscere sé stesso, preferisce immolarsi.
All'inferno ci va chi ci crede.