L'inferno è lastricato di buone intenzioni, non di cattive.
Tutti noi dovremmo essere obbligati ad apparire davanti a un comitato ogni cinque anni e giustificare la nostra esistenza... pena la liquidazione.
Il peccato peggiore verso le nostre care creature non è quello di odiarle, ma di essergli completamente indifferenti: questa è l'essenza dell'inumanità.
Non abbiamo diritto di consumare felicità senza produrne più di quanto abbiamo diritto di consumare ricchezze senza produrne.
L'unico posto in cui successo viene prima di sudore è il dizionario.
L'esperienza insegna che gli uomini dall'esperienza non hanno mai imparato nulla.
Al niente preferisco l'inferno, se non altro per la conversazione.
Da quando l'uomo non crede più all'inferno, ha trasformato la sua vita in qualcosa che somiglia all'inferno. Non può farne a meno.
Noi siamo all'inferno, e la sola scelta che abbiamo è tra essere i dannati che vengono tormentati o i diavoli addetti al loro supplizio.
All'inferno ci va chi ci crede.
L'Inferno non è che il Paradiso capovolto.
Il mondo che abitiamo è l'inferno temperato dal nulla, dove l'uomo, che rifiuta di conoscere sé stesso, preferisce immolarsi.
L'inferno è vuoto e tutti i diavoli sono qui.
Se stai attraversando l'inferno, fallo a testa alta.
L'inferno di cui parla la teologia non è peggiore di quello che noi creiamo a noi stessi in questo mondo formando in modo sbagliato il nostro carattere.
Quando moriremo andremo sicuramente in Paradiso, perchè l'Inferno l'abbiamo già vissuto qui.