Senza il purgatorio e l'inferno, il buon Dio non sarebbe che un povero re.— Anatole France
Senza il purgatorio e l'inferno, il buon Dio non sarebbe che un povero re.
Coloro che leggono molti libri sono come i masticatori d'hashish: vivono in un sogno, e il veleno sottile che penetra nei loro cervelli li rende insensibili al mondo reale. Verrà il giorno che saremo tutti bibliotecari, e allora sarà finita per noi.
Le prostitute sono più vicine a Dio delle donne oneste: han perduto la superbia e non hanno più l'orgoglio. Non si gloriano di quel nulla di cui la matrona si onora. Posseggono l'umiltà, pietra angolare delle virtù gradite al Cielo.
Se un milione di persone crede ad una cosa stupida, la cosa non smette di essere stupida.
La sventura è la nostra più grande maestra e la nostra migliore amica. È lei che c'insegna il senso della vita.
Rimproveriamo alla gente di parlare di sé; ma è l'argomento che sa trattare meglio.
La vera tragedia dei poveri è che non si possono permettere altro che l'abnegazione. I bei peccati, come tutte le cose belle, sono privilegio dei ricchi.
Oggi casa povera è il mondo intero, che ha tanto bisogno di Dio!
La ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli; quella dei ricchi dai loro genitori.
I ricchi sono mortalmente tenuti ad essere probi; i poveri, no.
Di là da certo segno, la ricchezza e la povertà hanno comune questa maledizione, che fanno dell'uomo uno schiavo.
Ai poveri è proibito fare all'amore!
Chi ha paura della povertà non è degno d'avere la ricchezza.
I poveri, ci vuol poco a farli comparir birboni.
I ricchi non possono vivere su un'isola circondata da un oceano di povertà. Noi respiriamo tutti la stessa aria. Bisogna dare a tutti una possibilità.
La vita è una cella un po' fuori dall'ordinario, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione.