Poveri. Infelici che non sono in grado di pagare le tasse.
Devozione. Leggera forma di aberrazione mentale provocata da cause diverse; in amore da un surplus di pressione sanguigna; in materia religiosa da dispepsia cronica.
Età avanzata. Momento della vita in cui si chiude un occhio sui vizi che ci si possono ancora concedere e si scagliano fulmini su quelli che non si è più in grado di commettere.
Disprezzo. Il sentimento che prova un uomo prudente nei confronti di un nemico in posizione troppo temibile per poter essere attaccato direttamente senza pericolo.
Vecchiaia: è quel momento della vita in cui si chiude un occhio sui vizi che ci si può ancora concedere e si scagliano fulmini su quelli che non si è più in grado di commettere.
Privilegio. Il diritto di respirare, senza doverselo acquistare allungando una mancia.
Un parente povero è sempre un parente lontano.
La povertà non è un peccato.
I ricchi sono mortalmente tenuti ad essere probi; i poveri, no.
Osa cose straordinarie, trionfa in gloria, anche se screziato dall'insuccesso, piuttosto che schierarti tra i poveri di spirito che non provano grandi gioie né grandi dolori, perché vivono nell'indistinto crepuscolo che non conosce vittorie e sconfitte.
È bello essere poveri anche perché quando ti avvicini ai settant'anni i tuoi figli non cercano di dichiararti non sano di mente per prendere il controllo delle tue proprietà.
L'amore della povera gente brilla più di una qualsiasi filosofia.
La povertà è il solo lusso delle persone oneste.
Felice e stimabile unicamente il ricco, e viceversa la povertà un delitto.
La povertà è una forma di halitosi sprirituale.
Perché tanta gente dovrebbe essere ridotta a tanta povertà per il bene di così pochi? La Società avrà dunque per scopo puntuale quello di liberare il lavoratore dalla sua miseria.