Povero non è chi possiede poco, ma chi desidera di più.
Non è in nessun luogo chi è in ogni luogo.
I desideri naturali hanno limiti ben definiti, quelli nati da una falsa opinione non ne hanno: il falso non ha confini.
C'è un duplice vantaggio nell'insegnare, perché, mentre si insegna, si impara.
Non dà gioia il possesso di nessun bene, se non puoi dividerlo con altri.
La virtù si rammollisce se non ha chi la contrasti, e solo quando dimostra quale peso può reggere rivela la sua grandezza e la sua forza.
Uomo povero ha i giorni lunghi.
Osa cose straordinarie, trionfa in gloria, anche se screziato dall'insuccesso, piuttosto che schierarti tra i poveri di spirito che non provano grandi gioie né grandi dolori, perché vivono nell'indistinto crepuscolo che non conosce vittorie e sconfitte.
Con la ricchezza, diceva Orazio, crescono le preoccupazioni. Con la povertà, non diminuiscono.
Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio.
La sofferenza dei poveri è nostra! E vogliamo sperare che questa nostra simpatia sia di per sé stessa capace di suscitare quel nuovo amore che moltiplicherà, mediante un'economia provvida e nuova al suo servizio, i pani necessari per sfamare il mondo.
I poveri, ci vuol poco a farli comparir birboni.
Se ciascuno si accontentasse del necessario e donasse ai poveri il superfluo, non vi sarebbero né ricchi né poveri.
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.
Quando i ricchi si fanno la guerra, sono i poveri che muoiono.
I poveri sono quelli che si sentono poveri, e la povertà consiste nel sentirsi povero.