Povero non è chi possiede poco, ma chi desidera di più.
Il pericolo di vivere male è maggiore del pericolo di morire presto.
In verità non è povertà, se è lieta; povero è non chi possiede poco, ma chi desidera di più.
Non è un'arte quella che arriva allo scopo per caso.
Ogni favore bisogna ricambiarlo con lo stesso spirito con cui è fatto, senza considerarne l'entità, ma la volontà che lo ha originato.
Comportati con il tuo inferiore come vorresti che il tuo superiore agisse con te.
La povertà più grande che c'è nel mondo non è la mancanza di cibo ma quella d'amore. C'è la povertà della gente che non è soddisfatta da ciò che ha, che non è capace di soffrire, che si abbandona alla disperazione. La povertà di cuore spesso è più difficile da combattere e sconfiggere.
Perché tanta gente dovrebbe essere ridotta a tanta povertà per il bene di così pochi? La Società avrà dunque per scopo puntuale quello di liberare il lavoratore dalla sua miseria.
La ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli, quella dei ricchi dai loro genitori.
I poveretti sono come le pecore, vanno sempre con gli occhi chiusi dove vanno gli altri.
È dell'inferno dei poveri che è fatto il paradiso dei ricchi.
La borghesia illuminata considera il povero una miniera inesauribile di ricchezza e la sfrutta in modo che si dica poi che è un modo intelligente.
Noi non ci occupiamo dei poverissimi. Questi sono inimmaginabili e li possono avvicinare solo gli esperti di statistica o i poeti. La nostra storia tratta della gente di buona famiglia, o di coloro che sono obbligati a far finta di esserlo.
Quello di essere poveri e di voler vivere da ricchi è un vizio molto diffuso.
Mi sono fatto strada dal nulla ad uno stato di estrema povertà.