Povero non è chi possiede poco, ma chi desidera di più.— Lucio Anneo Seneca
Povero non è chi possiede poco, ma chi desidera di più.
Avere amici tutti sarebbe faticoso: è sufficiente non averli nemici.
Fermatevi sospettosi e pavidi di fronte ad ogni bene fortuito: l'esca alletta fiere e pesci e li inganna. Li credete doni della fortuna? Sono trappole.
Non avere niente che ci infiammi e ci sproni, niente che metta alla prova la nostra fermezza d'animo con le sue minacce e i suoi assalti, ma giacere in una tranquillità imperturbata non è quiete: è apatia.
La vita degli sciocchi è spiacevole, inquieta, tutta proiettata al futuro.
La religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dalle persone sagge, utile dai governanti.
Se vuoi salire fino al cielo, devi scendere fino a chi soffre e dare la mano al povero.
La vita è una cella un po' fuori dall'ordinario, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione.
È una grande ricchezza la povertà regolata dalla legge di natura.
La vera tragedia dei poveri è che non si possono permettere altro che l'abnegazione. I bei peccati, come tutte le cose belle, sono privilegio dei ricchi.
"Ricco no" - disse - "sono un povero con soldi, che non è la stessa cosa."
La scuola della povertà è la nulrice dei grandi animi.
Lavoro pei poveri: e sono contento, E se il mondo fosse pieno di finzioni? E se tanti poveri sono bricconi? E se io sono novizzo?
La vita è una cella un po' fuori dell'ordinario, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione.
È difficile non lagnarsi della povertà, mentre è facile non andare orgogliosi della ricchezza.
Bisognerebbe andare a scuola di povertà per contenere il disastro che la ricchezza sta producendo.